Questo album si compone di due storie.
La prima risale al 2012, poco dopo la sua “alluvione personale”, come soleva chiamarla, che colpì Ezio nel 2011: parte da un intenso tramonto, di quelli primaverili con la luce filtrata dalle nuvole che colora il cielo di un intenso arancione e dal volo di un uccello che lo fece incondizionatamente perdere, fino a non rendersi più conto di quel gioco di colori.
Proprio da quel tramonto e da quel volo d’uccello nacque la oramai celebre “Following a Bird”.
Qui viene proposta nella sua versione originale per pianoforte e violino con l’aggiunta dei due tempi nati con essa, mai eseguiti prima, che completano l’opera “Unconditioned”.
La seconda storia nasce nel 2013 quando i suoi “passi” non furono più gli stessi e dovette “imparare a correre” con la musica: in quel periodo nella sua testa risuonarono tre note che si trasformarono poi in “tre tempi (o meglio, “tre disegni”) per passi mancanti”.
La composizione è dedicata ai Dervisci, dal persiano antico Darwish, i discepoli delle confraternite filosofiche islamiche i quali per il loro cammino di ascesi sono chiamati a distaccarsi dalle passioni mondane per raggiungere il cielo.
Attraverso le note Ezio descrive, nelle sue intenzioni, il percorso che porta il Derviscio ad un momento di riflessione e di abbandono delle cose terrene per dedicarsi solo ai testi sacri (Silent Dialogues), imparando quindi a procedere spiritualmente con un mantra dolce (Sweet Mantra) per un cammino interiore che si compie passo dopo passo, in un viaggio verso la maggiore comprensione di sé e del mondo che lo portano infine a radicare i piedi per terra e a guardare verso l’alto per elevarsi spiritualmente in una sfida mistica (Majdhb, dall’etimo antico di magia).
Il brano è stato eseguito solo una volta il 9 agosto 2014 nella rassegna “Time in Jazz” di Paolo Fresu, che ringraziamo immensamente per aver condiviso la registrazione del concerto, più che fondamentale per questo album.
Quest’album chiude un ciclo iniziato due anni fa con la pubblicazione di “The Four Letters” seguito l’anno successivo da “Emily Reel #15” e dalla pubblicazione di “Lighting Bosso” da parte del M° Libetta, uno dei più fini pianisti che abbiano eseguito la musica di Ezio e a cui saremo sempre grati.
E siamo onorati e felici che Francesco abbia di nuovo registrato sul “Fratellone” assieme Grazia, Luigi e Aylen con grande studio, dedizione e sacrificio in pieno stile Bossiano.
Che questo sia l’ultimo album di inediti? Ad oggi sì, ma Ezio ci ha abituato a tutto.
Non si sa mai che da un cassetto salti fuori altro, perché come diceva Ezio, e come continueremo a ripetere tutti noi: “It’s Never Over”.
No Ezio, It’s Never Over….
Famiglia Bosso, Agosto 2024

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